La cittadinanza è invitata a partecipare.
INSEDIAMENTO CONSULTA GIOVANILE
La cittadinanza è invitata a partecipare.
UFFICIO LINGUA SARDA
Si informa la popolazione che prosegue anche nel 2016 l’attività dell’Ufficio della Lingua Sarda, ai sensi della legge n. 482/99, volta a favorire il bilinguismo in tutti i luoghi ove sia presente una minoranza linguistica storica.
L’ufficio lingua sarda ha i seguenti obiettivi:
- tradurre dall’italiano al sardo gli atti del Comune (avvisi, notizie, delibere, sezioni del sito web);
- fare una raccolta delle leggi, regolamenti e normative regionali, nazionali e comunitarie di tutela e valorizzazione delle lingue minoritarie.
- fornire ausilio e consulenza alla popolazione per la ricerca di vocabolari, grammatiche e altri testi di lingua e cultura sarda, linguistica, ecc., per la scrittura e la traduzione;
- fare ricerche e lavori di lingua e cultura sarda con la popolazione del paese;
- agevolare l’utenza che utilizza la lingua minoritaria a rapportarsi con la pubblica amministrazione.
L’ufficio apre al pubblico una volta alla settimana in Biblioteca – via Su Rieddu - tutti i giovedì dalle 15.30 alle 16.30.
E’ inoltre possibile contattare l’operatrice nei giorni di apertura dello sportello al numero 0709353957 o all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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tradusi de s’italianu a su sardu is àutus de su Cumunu (avisus, novas, delìberas, setzionis de su situ web);
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fai una arregorta de is leis regionalis, natzionalis e europeas po is lìnguas de minoria;
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agiudai e cunsillai a sa genti po circai vocabolàrius, gramàticas e atrus lìburus de lingua e cultura sarda,linguìstica etc. e po scriri e tradusi;
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fai circas e traballus de lìngua e cultura sarda cun sa genti de bidda;
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agiudai a chi chistionat sardu in is arrelatas cun s’aministratzioni pùbrica;
Referendum 17 Aprile 2016 - Voto a domicilio per i disabili gravissimi
Al fine di consentire l'esercizio del diritto di voto si rendono note le disposizioni per l’esercizio del Voto a domicilio per i disabili gravissimi.
Possono, ad oggi, votare al proprio domicilio:
1. gli elettori affetti da gravissime infermità, tali che l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano risulti impossibile, anche con l'ausilio dei servizi di cui all'articolo 29 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, cioè siano “intrasportabili”. Si sottolinea, che il voto a domicilio non possa essere richiesto solo perchè non c’è alcun servizio di accompagnamento al seggio;
2. gli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano; in questo caso la sottolineatura è sulla dipendenza continuativa e quindi sul rischio per l’incolumità personale del Cittadino.
La procedura:
- Il primo passaggio per l’elettore è la richiesta della certificazione sanitaria che attesti la grave infermità (dipendenza da elettromedicali o “intrasportabilità”).
La certificazione la rilascia esclusivamente l’Azienda ASL solo attraverso propri medici incaricati.
La certificazione deve essere rilasciata in data non anteriore ai 45 giorni dalla data delle consultazioni elettorali. La domanda per la visita, ovviamente, può essere presentata anche prima dei 45 giorni.
La certificazione, per i soli “intrasportabili”, deve avere una prognosi non inferiore ai 60 giorni. Come si può immaginare, le visite, in questi casi, non possono che essere domiciliari e per questo bisogna rivolgersi all' ASL.
- Il secondo passaggio è la presentazione della richiesta di votazione presso la propria dimora, al Sindaco del comune nelle cui liste elettorali si è iscritti. Alla richiesta va allegata una dichiarazione in carta libera, attestante la volontà di esprimere il voto presso l'abitazione in cui dimorano e recante l'indicazione dell'indirizzo completo di questa;
Oltre alla certificazione rilasciata dal medico incaricato dell’Azienda ASL, la domanda al Sindaco va presentata in un periodo compreso tra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data della votazione (entro IL 23 MARZO 2016).